Ginocchio

POST-OPERATORIA

La ginocchiera risulta la più semplice da impiegare per piccoli traumi .
può essere di elastico o in neoprene. E’ caratterizzata da una buona vestibilità e sotto a tutti i vestiti ci sta bene. E’ ben tollerata .

GINOCCHIERA A 2 PUNTI

Ginocchiera armata in Neoprene leggera con sistema a Velcro oppure in elastico; articolazione policentrica con blocco in estensione o monocentrica con blocco in estensione; ottima vestibilità grazie in alcuni casi della presenza di un foro sul cavo popliteo che permette di flettere maggiormente il ginocchio. L’asta può essere di acciaio o in materiale semirigido. Il lavoro in parallelo delle aste permette solo movimenti di flesso estensione mentre limita la rotazione e l’iperestensione. A volte si presenta con una apertura anteriore per facilitare l’applicazione. Lavabile ad acqua e sapone neutro

GINOCCHIERA A 4 PUNTI

Struttura in lega leggera e ultrapiatta con geometria del telaio conformato anatomicamente ed antitorsione. Snodi policentrici
Comfort garantito dal particolare materiale soft-grip per l’imbottitura e cinghie numerate per facilitare l’applicazione. Il tutore stabilizzatore a 4 punti, grazie alla sua costruzione, garantisce il controllo dei movimenti antero-posteriore e collaterali del ginocchio, di iperestensione e di rotazione interna.
La versione SHORT è particolarmente adatta all’uso da parte delle donne ed a sport invernali come lo sci.
Indicazioni
• Rotture del legamento crociato anteriore o dei due legamenti crociati laterali, accompagnati da lesioni;
• Rotture isolate del legamento crociato anteriore;
• Rotture o instabilità del legamento collaterale;
• Dopo la ricostruzione del legamento crociato anteriore o dei due legamenti crociati laterali;
• Trattamento conservativo di instabilità del ginocchio.

GINOCCHIERA PER ROTULA

Fintanto che due oggetti di un meccanismo ad incastro scorrono nei propri binari/solchi senza problemi, il meccanismo funziona. E questo vale anche per la rotula (detta anche patella) nel ginocchio. Fino a quando la rotula resta nella sua sede del ginocchio, si può camminare, correre, sedersi, stare in piedi, e muoversi facilmente. Quando la rotula scivola fuori dal suo binario/solco, questo spesso comporta dolore e problemi al ginocchio a volte anche gravi.

Cause

La rotula collega i muscoli della parte anteriore della coscia alla tibia Quando si flette o si estende la gamba, la rotula è tirata verso l'alto o verso il basso. Il femore ha un intaglio a V (scanalatura femorale o troclea) alla sua estremità per accogliere la rotula durante il suo movimento come in un binario preciso.
In un normale ginocchio, la rotula si adatta bene nella scanalatura. Ma se la scanalatura è irregolare o troppo poco profonda, la rotula può scivolare fuori, il che risulta in una dislocazione parziale o completa. Un forte colpo alla rotula, come in una caduta, potrebbe anche far uscire la rotula dal suo binario (lussazione della rotula).

Sintomi

Il ginocchio non può più sostenere il peso del corpo.
La rotula scivola di lato.
Il ginocchio si blocca durante il movimento.
Dolore nella parte anteriore del ginocchio che aumenta con l'attività.
Dolore quando si è seduti.
Rigidità.
Suoni come scricchiolii durante il movimento.
Gonfio
Se la rotula si è completamente dislocata (lussata) fuori della sua sede, il primo trattamento è urgente ed è quello di riportare la rotula al suo posto. Questo processo è chiamato riduzione. Talvolta, la riduzione avviene spontaneamente. Altre volte bisogna ricorrere alle cure del pronto Soccorso più vicino dove, il medico dovrà applicare una forza delicata per spingere e riportare la rotula nella sua corretta posizione.
La bicicletta, o la cyclette, spesso sono consigliati come parte della fisioterapia.
Spesso può essere consigliato un tutore per aiutare a mantenere la rotula in sede (guarda figura in basso). L'obiettivo comunque è di tornare alle vostre normali attività entro 1-3 mesi.

GINOCCHIERA POST OPERATORIA

La ginocchiera post – operatoria rappresenta in alcuni casi specialmente post traumatici il primo tutore applicato. Leve molto lunghe sia sul femore che sulla tibia garantiscono ottima stabilità e controllo evitando spesso l’applicazione del gesso. Le articolazioni presentano blocchi graduati normalmente con regolazioni di 10 gradi alla volta sia della flessione che della estensione, permettono quindi di bloccare l’angolo del ginocchio oppure di limitarne il range.
Il materiale è normalmente morbido con due aste parallele che si attaccano attraverso dei lunghi velcri. Esistono due lunghezze corta e normale mentre sono universali per le circonferenze.
Questo permette di applicarle immediatamente a qualsiasi soggetto,
l’impiego è adatto ai sotto elencati problemi:
• Lesioni di LCA, LCP, LCM, LCL
• Fratture del plateau tibiale
• Riparazioni osteocondrali
• Riparazioni del menisco
• Riparazioni del tendine rotuleo
• Fratture condilari
• Distorsioni del ginocchio
• Protesi totali di ginocchio
• Osteotomie tibiali alte
• Fase post-traumatica delle distorsioni di ginocchio

GINOCCHIERA RIGIDA A STECCA

Indicata nelle situazioni di emergenza e pronto soccorso. Struttura in tessuto con imbottitura interna, stecche rigide in alluminio sia laterali che posteriori. Stecche laterali mobili con posizionamento a velcro, per una ottimale adattabilità .Cinture di fissaggio a velcro regolabili. Indicazioni: immobilizzazione pre e post operatoria del ginocchio, in sostituzione di una valva gessata nel trattamento delle distorsioni e lievi lesioni del ginocchio. Esiste in varie lunghezze e misure di circonferenza . Alcune ditte propongono diverse lunghezze e una sola larghezza che può essere adattata grazie a tre pannelli regolabili con velcro.