Diabetici
Nella lavorazione di un plantare per PIEDE DIABETICO la presa di misure avviene immergendo il piede in una vaschetta di schiuma fenolica. Otteniamo così il negativo, che grazie ad una successiva colata di gesso o materiale polimerico, ci consegna l’impronta tridimensionale del piede.
Sul calco si effettuano le correzioni del caso per ottenere la forma corretta sulla quale verranno applicati i materiali che costituiranno il plantare.
Il materiale che viene utilizzato per la realizzazione è composto da più strati, di regola almeno tre: il superiore che andrà a contatto del piede è morbido antimicotico di densità bassa e con uno spessore variabile dai 2 ai 5 millimetri; lo strato intermedio di rinforzo, a differenza dei plantari classici deve essere ancora di materiale morbido di uno spessore che varia dai 3 al 6 millimetri; lo strato sottostante di finitura, di densità variabile con uno spessore di 10 millimetri per garantire una maggior lavorazione.
Dopo averli assemblati i tre fogli di materiale vengono scaldati ad una temperatura di circa 120° C grazie ad un forno ad aria forzata. Successivamente vengono appoggiati sulla forma del piede e posti dentro un vacuum ( pompa a sottovuoto) fino al raffreddamento.
Il plantare così realizzato viene poi finito con l’utilizzo di un banco di finissaggio.